M° Guerra a Ronchi: la cura e l’attenzione al dettaglio
(Articolo comparso sulla testata del maestro Enrico Neami che ringrazio: qui il link diretto all’articolo)
Il Maestro Gian Luca Guerra, 5° dan Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai e tecnico certificato CSEN, ha diretto un koshukai (seminario) di Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama – Dentō Iwama Ryu Aikidō a Ronchi dei Legionari (GO) su invito di Enrico Neami nel fine settimana del 26-27 ottobre 2024.
Il seminario ha avuto luogo nella sala maggiore di arti marziali del Corpo Libero ssd di via Roma 15 a Ronchi dei Legionari ed ha registrato la partecipazione di aikidoka provenienti dalla regione (Aiki Shuren Dojo Trieste, Mushin no Shin Dojo Plasencis, Dojo Sacile, Aiki Sei Shin Ronchi, Ki Dojo Gradisca) e dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna.
Particolarmente gradita agli organizzatori ed al Maestro Guerra è stata la presenza sul tatami ronchese di Sergio Ravazzoni sensei, 5° dan Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, uno dei senpai con maggiore anzianità di pratica del gruppo italiano di praticanti della scuola di Aikido Tradizionale di Iwama diretta da Saito Hitohira Jukucho (Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, appunto).
Il maestro Guerra ha voluto dedicare il seminario al nobile scopo di inviare a Iwama le energie positive scaturite dalla pratica sincera per supportare Saito Sensei; tutti i partecipanti hanno dimostrato coi fatti e coll’intensità della pratica di aver profuso alti livelli di sincerità, determinazione, concentrazione e ki nell’esecuzione di ciascun gesto tecnico.
Lo stage si è articolato su sei sessioni di pratica per un totale di 9 ore effettive sul tatami suddivise tra i keiko del sabato mattina (9.30-11 e 11-12.30), sabato pomeriggio (15.30-17 e 17-18.30) e domenica mattina (9.30-11 e 11-12.30).
Come sempre – Gian Luca Guerra sensei aveva già diretto un analogo stage a Ronchi dei Legionari agli inizi di settembre 2023 [vedi] – il maestro ha centrato il focus delle sue lezioni sulla cura del dettaglio tecnico nei movimenti basici, sullo studio dei tai sabaki ed hanmi no henko e delle posture hanmi, ken kamae e tsuki no jo kamae nonché dei suburi e delle armonizzazioni di base quali elementi imprescindibili per costruire un aikido solido, stabile, radicato, veloce ed efficace.
Oltre ad una conoscenza tecnica e ad una capacità didattica di alto livello, anche frutto delle sue annuali e ripetute esperienze di permanenza e studio all’hombu dojo di Iwama quale uchideshi (allievo interno residente) di Saito Hitohira Sensei e di Saito Morihiro Nidaime (Yasuhiro) Waka-sensei, il maestro ha fatto dono ai presenti di numerose chiavi interpretative e di lettura dei singoli gesti tecnici che riportano – effettivamente e non solo a parole – la pratica dell’Aikido di Iwama sotto l’egida dinamica del principio di riai per il quale ken, tai, jo zenbu onagi desu (ovvero: i movimenti eseguiti con la spada, con il jo e a mani nude, nell’Aikido seguono i medesimi principi).
Caratteristica di Gian Luca Guerra sensei è quella di saper trasportare in un contesto occidentale la sincerità dell’Aikido come praticato a Iwama, in ciò ricalcando le orme dell’indimenticato maestro Alessandro Tittarelli Shihan che proprio in questo eccelleva: frasi come “le chiacchere stanno a zero” o “conosciamo le tecniche perché le facciamo, non è che le facciamo perché le sappiamo” riverberano con energia nella pratica e nelle spiegazioni del Maestro Guerra, confermandolo quale uno dei praticanti anziani della scuola di Iwama in Italia tra i più preparati ed aggiornati.
Durante il seminario c’è stato comunque tempo per ragionare anche sulla teoria ed il maestro Guerra ha riproposto alcune visioni di Saito Sensei, come ad esempio l’immagine potente che paragona l’Aikido ad un grande albero, del quale l’Aikido di Iwama rappresenta le radici e le molte altre scuole e derivazioni oggi esistenti rappresentanto le fronde: l’intera pianta è bella e rigogliosa ma non potrebbe esistere senza radici, così come le radici avvizzirebbero senza le fronde.
A latere delle sessioni di pratica sono anche state rievocati dagli stessi protagonisti eventi passati legati alle esperienze in qualità di uchideshi sotto la guida di Saito Morihiro Shihan: nel dojo di Ronchi fa infatti bella mostra di sé una magnifica foto del grande maestro, padre dell’attuale caposcuola Saito Hitohira Sensei, che venne scattata in Iwama proprio da Sergio Ravazzoni sensei, così come la calligrafia “Takemusu Aiki” che venne donata in originale da Saito Shihan al Maestro Giorgio Oscari e che, al tempo, venne scannerizzata e digitalizzata sempre da Sergio Ravazzoni sensei per consentire al maestro Oscari di donarne delle copie ai propri allievi più stretti, tra i quali il maestro Claudio Benedetti – il quale avviò il corso di Aikido a Ronchi 25 anni fa [vedi] – che l’ha poi lasciata al dojo ronchese.
Il programma affrontato durante il seminario si è alternato, come da tradizione, tra sessioni di taijutsu (pratica a mani nude) e di bukiwaza (pratica con le armi tradizionali): sono stati affrontati i principi base di katatedori tai no henko, morotedori kokyuho, kotegaeshi, shihonage e iriminage, oltre a numerosi kokyunage, e, poi, i suburi dell’Aikiken come trasmessi direttamente dal Fondatore Ueshiba Morihei O Sensei a Saito Morihiro Shihan (Kaiso jikiden Morihiro Shihan ken suburi nanahon), le armonizzazioni di base (migi, hidari, go, roku e shichi no awase) ed i kumitachi 1,2,3,4 e 5; i suburi dell’Aikijo, il kata delle 13 posizioni ed i kumijo 1 e 2 con numerose varianti. A concludere numerose tecniche di bukidori (difesa da attacchi armati) e l’analisi comparativa del riai tra taijutsu e bukiwaza, con particolare attenzione al bukidori appunto.
L’intero koshukai è stato improntato ad una profonda condivisione di impegno e determinazione sul tatami, tanto quanto ad una piacevole atmosfera di gioviale serenità nei momenti di pausa fuori dal tatami e non sono mancati dei piacevolissimi momenti conviviali in alcuni locali che rappresentano l’eccellenza dell’ospitalità enogastronomica offerta dal territorio giuliano e della bisiaccheria.
Tutti i presenti, di ogni grado e livello d’esperienza, hanno tratto profitto e soddisfazione dall’esperienza del seminario e molti di loro si sono rivolti agli organizzatori chiedendo che lo stage possa essere ripetuto in futuro, cosa che in effetti è effettivamente in progetto per la seconda parte dell’anno 2025.
I prossimi appuntamenti già calendarizzati dall’Iwama Budo Kai asd presso il dojo del Corpo Libero di Ronchi dei Legionari (Go) sono il koshukai che verrà diretto da Stefano Di Carlo Shihan, 6° dan Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, il 5-6 aprile 2025 ed il koshukai guidato da Volker Hochwald Shihan, 6° dan Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, il 3-4 maggio 2025.